L’ambito di progetto comprende 16 comuni della Media Valtellina. Gli interventi previsti sono localizzati tra Chiuro (a monte) e Fusine (a valle), e insistono quindi tutti sulla parte centrale del Sentiero Valtellina, dorsale costitutiva del macro-asse V di rilevanza cicloturistica regionale.
I luoghi di progetto, tutti funzionali a interventi di miglioramento della infrastrutturazione connessa al cicloturismo regionale, hanno come ‘recapito’ comune il Sentiero Valtellina, itinerario ciclopedonale strutturante il macro-asse V della rete regionale, per lo più aderente all’ambito fluviale dell’Adda.

TURNICHE MICHELA GADALDI



‘Tra acqua, terra e cielo’ richiama il principio fondamentale della proposta: connettere e mettere in relazione la dorsale fluviale dell’Adda (Sentiero Valtellina, macro-asse V) con le energie di rilievo delle Alpi valtellinesi, passando attraverso le dotazioni urbane e infrastrutturali che, nella storia lunga di questa porzione di Lombardia, si sono poste proprio come cerniera di presidio tra le economie di montagna e il fiume.
All’interno di questo contesto territoriale, la proposta di integrazione / completamento della ciclabilità turistica che il progetto definisce si ritiene possa consolidare il ruolo del cicloturismo come ‘leva’ per rafforzare sempre più i circuiti di economia sostenibile localmente insediata.
La fruibilità cicloturistica, in questo brano di media Valtellina, è oggetto da tempo di specifiche e progressive iniziative e investimenti, funzionali a qualificare la complessiva offerta turistico-ricettiva, sia in termini infrastrutturali (hardware) sia attraverso strumenti gestionali di iniziativa pubblica, privata e in partnership. Il tutto teso a soddisfare una crescente domanda di ‘turismo sostenibile’ (eticamente consapevole e ambientalmente responsabile), ‘di prossimità metropolitana’ (si pensi al bacino di utenza dell’area milanese e brianzola) e destagionalizzato.
La proposta progettuale che qui si descrive risponde a due obiettivi generali fondamentali:
_ da un lato, consolidare la fruibilità cicloturistica già in essere sul Sentiero Valtellina e sugli itinerari complementari
_ dall’altro, innescare ulteriori iniziative di rafforzamento dell’offerta turistica

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L’articolazione dei progetti:
M _ Montagna in Valtellina: connessione Sentiero Valtellina – Via dei Terrazzamenti
Un primo luogo di progetto è localizzato nel territorio comunale di Montagna in V.na, ed è funzionale all’itinerario ciclabile che, per tramite del passaggio nella frazione di Montagna Piano, connette il Sentiero Valtellina con il contesto terrazzato del versante retico, andando così a stabilire un legame di fruizione diretto tra il macro-asse dell’ambito fluviale di fondovalle e la Via dei Terrazzamenti, itinerario di ‘mobilità lenta’ che percorre, a mezza costa, il versante retico, da Tirano a Morbegno
L’intervento riguarda la realizzazione di un sottopasso ferroviario ciclopedonale (d’intesa con RFI, in modo da eliminare, contestualmente, l’attuale passaggio a livello) e di tratti di pista ciclabile in sede propria, a connessione con la rete ciclopedonale già in essere e il sottopasso esistente (in Comune di Sondrio), che sbocca sul Sentiero Valtellina.

TURNICHE TAVOLA

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T _ Torre di Santa Maria, strada dei Turniché connessione Sentiero Valtellina – Sentiero Rusca, dal Passo del Muretto all’Adda
Il secondo luogo di progetto è localizzato nel territorio comunale di Torre Santa Maria ed è funzionale allo sviluppo dell’itinerario ciclopedonale che percorre lo storico Sentiero Rusca, itinerario di valore storico-testimoniale che conduce dal passo del Muretto (quota 2.562 metri, sul confine con la Svizzera) all’Adda, passando per Sondrio.
L’attuale sviluppo dell’itinerario turistico ciclabile, che è stato recentemente realizzato, va dalla località Valdone a Chiesa Valmalenco; l’intervento in progetto è relativo allo sviluppo dell’itinerario, verso Sondrio, da località Valdone ad Arquino, attraverso un adeguamento strutturale per la fruibilità ciclistica della ‘strada dei Turniché’, tratto di sentiero serpeggiante facente parte del Sentiero Rusca.

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F _ Fusine: connessione Sentiero Valtellina – centro storico -versante orobico

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> SE _ segnaletica di indirizzamento e connessione tra Sentiero Valtellina e Via dei Terrazzamenti
Il progetto prevede la posa di segnaletica di indirizzamento tra il Sentiero Valtellina e la Via dei Terrazzamenti.
Sono già stati individuati, nell’ambito del progetto dei Distretti Culturali, 6 collegamenti tra il Sentiero Valtellina (Macro asse V – colore azzurro sulla mappa) e la Via dei Terrazzamenti (colore giallo sulla mappa) che a sua volta è collegata, nell’imbocco della Valmalenco, al Sentiero Rusca che si collega alla Svizzera.
Lungo il Sentiero Valtellina sono già state posate le bacheche, come nella foto sotto indicata, di collegamento tra le due importanti vie ciclabili della Valtellina.

 

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Il master plan della mobilità di Montagna Piano può essere inteso come strumento di ‘politica urbana’, prima leva per un progressivo miglioramento della percezione e della qualità urbana dell’intera struttura insediativa della frazione. Attraverso la realizzazione integrata di diversi progetti, che comprendono : riqualificazione di via Stelvio; interventi di riqualificazione della mobilità ciclopedonale diffusi su tutta la frazione; collegamento ciclopedonale con il sentiero Valtellina.

Il progetto si colloca entro un percorso di riassetto complessivo della rete viaria comunale finalizzato alla definizione di un sistema di itinerari dedicati alla mobilità lenta. Sono stati affrontati i temi relativi alla compatibilità tra le diverse modalità d’uso della strada, introducendo principi operativi ed elementi propri delle tecniche di moderazione del traffico.
I lotti presi in considerazione sono Albegno-Treviolo (vie Costituzione-Marconi-Galetti-Arioli Dolci-Roma) e Cerlone-Torchio-Curnasco (vie Dalla Chiesa-Cadorna) rappresentano due porzioni rilevanti che innervano il tessuto insediativo nel territorio comunale; nello specifico la tratta Albegno-Treviolo connette i due nuclei storici e offre l’opportunità di ri-strutturarne le modalità di relazione; la tratta Cerlone-Curnasco mette in connessione il nucleo storico di Curnasco con il plesso scolastico elementare-centro sportivo a est, con la rete ciclopedonale di Bergamoverde a ovest e, verso nord, con la pista ciclabile esistente su via Dalla Chiesa in direzione Curno-polo commerciale.
Le indicazioni progettuali sono articolate secondo tre linee di intervento:
•    La definizione di “zone 30” nei tessuti storici;
•    La ri-connotazione di alcuni tratti viari a uso –esplicitamente- promiscuo della sede stradale;
•    La ri-configurazione di alcuni nodi della rete viaria, orientata a criteri di migliore sicurezza delle percorrenze.

Il progetto raccoglie l’istanza espressa nel bando di ri-cucire la cesura tra il nucleo di Gavarno e Nembro, almeno per quanto attiene alla connessione della rete della mobilità lenta. Le difficoltà di relazione sono ascrivibili, oltre che alle condizioni morfologiche naturali di relazione tra convalle e opposta sponda, al livello di servizio offerto dalla rete viabilistica ordinaria che presenta un calibro mediamente modesto con pressioni di traffico automobilistico rilevanti.

Il progetto di contestualizzione energetico-ambientale riguarda il nuovo impianto di manutenzione treni, un edificio di grandi dimensioni (più di 300 metri di fronte per 12 metri di altezza).

Progetto esecutivo piattaforma per il trattamento dei rifiuti.

La trasformazione del comparto oggetto di concorso pare una rilevante occasione per potenziare il carattere urbano del nucleo di San Martino.

Alla luce della modesta qualità storico-architettonica delle presenze edilizie, e coerentemente con le determinazioni dello strumento urbanistico comunale, si è optato per un intervento di riconfigurazione complessiva dell’area, in questo senso procedendo ad una sostituzione edilizia e riconfigurazione delle morfologie insediative.